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Archive for 30 marzo 2010

Ismail, a destra, e Ayoub, a sinistra, durante una passeggiata per la Val Pesarina

Incontro con Ismail, 21 anni, rifugiato politico che vive e lavora da qualche mese in Carnia, dove ha ricominciato un’altra esistenza grazie al progetto “Efraim” 

Volendo, nei lineamenti del suo viso si può immaginare la narrazione delle scorribande di Gengis Khan, che nel XII secolo giunse in Afghanistan dando origine, secondo la tradizione, all’etnia Hazara. Gente che parla il Dari, un antico dialetto persiano, e che riempiva il proprio orizzonte religioso, ora non più, con Buddha, prima di convertirsi alla corrente scismatica dell’Islam, lo sciismo. Anche per questo Ismail, e gli altri come lui, sono chiamati “mongoli” dal gruppo lì più numeroso, i Pashtun sunniti. Mongoli, come qui, in Carnia, venivano appellati i cosacchi invasori. (altro…)

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Alla fine in Consiglio regionale tutti i partiti (tranne la Sinistra arcobaleno) convergono in un ordine del giorno che chiede alla Giunta di valutare anche le compensazioni

È rimasta solo la Sinistra Arcobaleno a sperare e agire perchè l’elettrodotto Wurmlach-Somplago (voluto da Alpe Adria energia per Fantoni e Pittini) non si faccia proprio. Le altre forze politiche, infatti, nonostante i distinguo di partenza, (altro…)

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Paolo Rumiz durante la presentazione del libro "Le voci dell'acqua" di Ulderica Da Pozzo

Intervista con lo scrittore che invita a non abbassare la guardia sulla gestione degli acquedotti e parla della Carnia come “una delle cose più belle che Dio ha dato in terra”

Dal nord est del Nordest, in Carnia, terra montuosa in provincia di Udine, Paolo Rumiz, giornalista, scrittore e, soprattutto, viaggiatore, ha parlato ai nostri microfoni di acqua, in occasione della presentazione del libro fotografico di Ulderica Da Pozzo, “Le voci dell’Acqua” (Forum editrice, 40 euro). Rumiz, a cui è stato affidato lo scritto che introduce gli evocativi scatti di Da Pozzo “La televisione italiana non parla di fiumi. L’unica acqua che compare sugli schermi è quella in bottiglia o quella che scende dai rubinetti delle case. Acqua pubblicitaria, rinchiusa, domata […]” ha dichiarato il proprio amore per questa terra, assieme all’inquietudine per le sorti delle sue acque. (altro…)

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