Racconto a immagini della corsa che ha segnato il ritorno ad altissimi livelli di Ivan Basso, vincitore della frazione del Giro d’Italia che ha portato la carovana rosa da Mestre in Carnia, dopo 222 chilometri
Un pugnale piantato nel cielo. Regala la vertigine. Così Claudio Gregori, dalle colonne della Gazzetta dello Sport, ha definito ieri la salita dello Zoncolan. E poi anche: Un boa che stritola. Il ciclismo, per sua natura è materia epica, e si presta a metafore e forzature. Quando poi la carovana del Giro d’Italia si ritrova alle caviglie della salita più difficile d’Europa, chi per professione ne racconta l’epopea, può calcare la mano sapendo che, per una volta, il racconto gonfiato aderirà alla realtà. (altro…)