Incontro con Ismail, 21 anni, rifugiato politico che vive e lavora da qualche mese in Carnia, dove ha ricominciato un’altra esistenza grazie al progetto “Efraim”
Volendo, nei lineamenti del suo viso si può immaginare la narrazione delle scorribande di Gengis Khan, che nel XII secolo giunse in Afghanistan dando origine, secondo la tradizione, all’etnia Hazara. Gente che parla il Dari, un antico dialetto persiano, e che riempiva il proprio orizzonte religioso, ora non più, con Buddha, prima di convertirsi alla corrente scismatica dell’Islam, lo sciismo. Anche per questo Ismail, e gli altri come lui, sono chiamati “mongoli” dal gruppo lì più numeroso, i Pashtun sunniti. Mongoli, come qui, in Carnia, venivano appellati i cosacchi invasori. (altro…)