Il Gazzettino riprende la vicenda segnalata da Tolmezzo News e l’assessore Bubisutti, interpellata in proposito, giustifica l’occupazione del parcheggio riservato ai disabili con i dolori alla schiena
L’Assessore Aurelia Bubisutti sul Gazzettino di oggi replica alla nostra segnalazione (vedi articolo precedente) e spiega l’occupazione del parcheggio riservato ai disabili con il mal di schiena. Ecco il testo dell’articolo siglato da David Zanirato.
TOLMEZZO – L’assessore alla cultura del Comune di Tolmezzo, Aurelia Bubisutti, “pizzicata” ad occupare con la propria auto il posto riservato ai disabili fuori l’Auditorium Candoni. Lei prontamente ribatte “il mal di schiena non mi dava tregua, non riuscivo a camminare, ma pur di esserci alla serata di “Leggimontagna” ho fatto un sacrificio. Ormai in Italia calunniare è diventato una moda”. La notizia, corredata dal racconto della serata, è stata data da Francesco Brollo sul suo blog (www.tolmezzo.wordpress.it). (In realtà è .com ndr). “Dalle 20.45 alle 23 circa – scrive Brollo – l’assessore leghista ha tenuto un discorso sul palco e premiato i vincitori del concorso audiovisivi ma per arrivarci ha parcheggiato nello spazio libero delimitato con linee gialle e segnalato dall’apposito cartello che lo riserva ai disabili, lasciando l’automobile in sosta per le oltre due ore di durata dell’evento. Come aggravante segnalo – si legge ancora nel blog – che al termine della serata l’assessore Bubisutti è salita a bordo, ha messo in moto, illuminando di conseguenza con i fari un disabile in carrozzella che, assieme a me e ad altri amici stava proprio di fronte alla sua vettura”. La stessa esponente della Giunta Zearo non ci sta all’accusa e replica: “Chiedano pure conto all’organizzatore della serata Aldo Larice delle mie precarie condizioni fisiche, la mia presenza era in forse per un mal di schiena che non mi lasciva pace, ma alla fine vista l’importanza del premio ed i personaggi presenti alla serata, ho preso un antidolorifico e ho voluto recarmi nonostante tutto a rappresentare la città di Tolmezzo. Con i dolori lancinanti e facendo fatica a camminare, ho parcheggiato in prossimità dell’ingresso – Racconta ancora la Bubisutti – prima di fare la morale ad altri guardino in casa propria”.
Prendo atto del mal di schiena dell’assessore Bubisutti, ma non facciamoci trascinare nella catena di attenuanti, esimenti e giustificazioni, che fanno perdere di vista il fatto. Il fatto è l’unica cosa che conta in questa vicenda, e il fatto è che un assessore ha occupato un posto riservato ai disabili, costringendo peraltro un handicappato presente alla manifestazione a farsi accompagnare per scendere lontano dall’ingresso: è a lui e principalmente solo a lui, e in secondo luogo all’etica pubblica, che l’assessore deve rispondere. La sua vettura non recava alcun contrassegno che la legittimasse a posteggiare lì, e questo è un fatto.
La gravità del contenuto della replica è poi che l’assessore abbia speso 118 parole sul giornale per giustificarsi, non una delle quali contentente l’unica premessa che sarebbe stata necessaria: “scusa”. Non lo ha fatto né sul palco, quando avrebbe potuto pubblicamente e preventivamente dare una comunicazione di servizio, spiegando che aveva parcheggiato dove non poteva, né tantomento all’uscita, quando si è rapidamente infilata nell’abitacolo lasciando noi fermi ed esterrefatti assieme al disabile (ben illuminati dai suoi fari), incapaci di esercitare la prontezza necessaria a chiederle conto del suo comportamento.
Il livore ringhioso della sua replica diventa infine totalmente fuoriluogo quando parla di calunnia. Su questo occorre essere durissimi e chiarissimi: la calunnia è nella vulgata comune una “falsa accusa”, mentre in diritto penale rappresenta la denuncia in mala fede di una persona che si sa essere innocente. Nella segnalazione sollevata non ho avanzato alcuna falsa accusa, né denunciato una persona innocente.
Ci sarebbe poi da rispondere all’invito a guardare in casa propria. A chi è rivolto visto che parla al plurale? E cosa significa? E anche fossimo noi i peggiori criminali della storia, questo non autorizza un rappresentante che riveste una carica pubblica a venire meno ai doveri di civiltà e buon esempio. Perché è di ciò che stiamo discutendo.
Francesco Brollo
Forse parlava al disabile; presente quella sera, quando faceva riferimento “a guardare in casa loro”. Sicuramente uno dei tanti “certificati di invalidità fasulli”! Lei si che invece ha bisogno del contrassegno.
Ieri avrei voluto scrivere due righe sul fatto, ma non essendo grafomane ho rinunciato.
Avrei voluto scrivere che è questione di cultura ed educazione, non di ideologia o partito, il rispetto delle regole del CODICE sia esso della strada o di altro ambito.
La risposta dell’assessore è ancora una volta (perché già il gesto lo è stato) offensiva per cultura ed educazione…. ma l’arroganza, la tracotanza, “l’abuso” della posizione dei compnenti della giunta comunale attuale, conferita loro dai cittadini di Tolmezzo, è evidente, anche da questi piccoli fatti. Basta chiedere scusa, e non lanciarsi in accuse, loro sì calunniose…
mala tempora currunt… Quousque tandem abutere patientia nostra ?
Un plauso all’intelligente replica di Francesco Brollo che ancora una volta ha il coraggio di distinguersi dai “giornalisti”di corte che scrivono per certa carta stampata. Le persone libere fanno sempre più paura…Poveri noi.
Bè non ci meraviglia più che chi pratica arrogante prevaricazione, si dichiari vittima di calunnie. Roma docet.
quindi se uno ha mal di schiena per l’assessore Alè legittimato a parcheggiare nei posteggi per disabili?? RIDICOLA
È triste. Tutta questa faccenda è molto triste. Quando pensiamo ai privilegi dei politici e agli abusi di potere che troppo spesso commettono, li immaginiamo lontani da casa nostra perchè siamo abituati a vederli o sentirli in tv, ma scoprire che queste cose accadono veramente anche nei nostri piccoli paesi, commesse anche dai nostri piccoli politici è molto, molto, molto triste. La prego assessore, rifletta sulla gravità di ciò che ha commesso, e se non lo ha fatto fino ad ora dimostri di essere esempio di civiltà come la sua carica dovrebbe imporle prima di ogni altra giustificazione e chieda scusa.
mi vergogno di essere cittadino tolmezzino.
a chi ha subito il torto, la mia incondizionmata solidarietà.
Franz
un piccolo ripassino per la signora Bubisutti sul codice della strada.
LE SANZIONI PER GLI ABUSIVI… ED ALTRE NOTIZIE UTILI
La sosta o fermata negli spazi riservati a veicoli per persone invalide o in corrispondenza di rampe, scivoli o corridoi di transito è una violazione che comporta la perdita di 2 punti (C.d.S. art. 158, comma 2 lettere d), g), h).
Inoltre l’art. 188 (Circolazione e sosta dei veicoli al servizio di persone invalide) prevede:
– 1. Per la circolazione e la sosta dei veicoli al servizio delle persone invalide gli enti proprietari della strada sono tenuti ad allestire e mantenere apposite strutture, nonché la segnaletica necessaria, per consentire ed agevolare la mobilità di esse, secondo quanto stabilito nel regolamento.
– 2. I soggetti legittimati ad usufruire delle strutture di cui al comma 1, sono autorizzati dal sindaco del Comune di residenza nei casi e con limiti determinati dal regolamento e con le formalità nel medesimo indicate.
– 3. I veicoli al servizio di persone invalide autorizzate a norma del comma 2 non sono tenuti all’obbligo del rispetto dei limiti di tempo se lasciati in sosta nelle aree di parcheggio a tempo determinato.
– 4. Chiunque usufruisce delle strutture di cui al comma 1, senza avere l’autorizzazione prescritta dal comma 2 o ne faccia uso improprio, è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 65 a euro 262 .
– 5. Chiunque usa delle strutture di cui al comma 1, pur avendone diritto, ma non osservando le condizioni ed i limiti indicati nell’autorizzazione prescritta dal comma 2 e’ soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 32 a euro 131 .
Nel caso di soste abusive di non aventi diritto entro i posti di parcheggio riservati agli invalidi e regolarmente segnalati, gli organi di vigilanza possono direttamente rimuovere i veicoli illegalmente parcheggiati, configurandosi l’ipotesi di intralcio al traffico (C.M. 310/1980).
Quindi se un parcheggio riservato ai portatori di handicap viene occupato abusivamente, per la rimozione dell’autovettura contattare il Comando Vigili Urbani del Comune o del Municipio di appartenenza.
Meraviglioso.
Il concetto di eccezione che piega la regola al proprio cospetto espresso dall’assessore è semplicemente meraviglioso.
Mi chedo in quali altri ambiti l’assessore applichi questo teorema o come i cittadini possano avvalersi dello stesso.
Sarà applicabile alle nuove tariffe di carnia acque? Tanto per rimanere sulle tematiche già trattate da sito. Ritenendole troppo onerose, prendo un malox e non le pago?
Saluti
ahi, ahi i soliti comunisti, ma la Storia con la S maiuscola dara’ ragione all’Assessore..
assolutamente azzeccato
Mi accodo a tutti i commenti.
Direi che delle scuse pubbliche sarebbero il minimo.
Ma non su un giornale. In piazza.
veramente un bel esempio di educazione per il sociale.Complimenti
L’episodio è stato ripreso anche su Estnord, supplemento a Carta, settimanale dei cantieri sociali:
http://www.estnord.it/content/blogsection/1/9/
Buongiorno,
sono leghista anche io seppur appartenente ad altro comune ma non posso non dissociarmi dal comportamento di questo personaggio. Mi indigna dover ricordare a questi individui che il motivo per cui sono li è perchè sono stati votati dai cittadini poichè ritenuti degni di rappresentarli.
Pertanto….degni di fiducia!
Ho seguito la vicenda e mi chiedo come sia possibile non cercare di tutelare e salvaguardare i diritti dei più deboli e dei meno fortunati. Vorrei insergnare alla signora che vivere civilmente significa in prima battuta rispetto verso gli altri e non prevaricazione nel momento in cui si ascende ad assessore. Non so davvero come questa donna vorrà scusarsi visto che il suo comportamento è stato doppiamente scorretto primo perchè ha tolto un posto ad un disabile e secondo perchè da assessore dovrebbe dare il buon esempio.
Grazie per lo spazio che mi è stato concesso e auguro a chi legge una buona giornata
complimenti Eleonora, molti, di dx e sx, dovrebbero imparare dal tuo commento ( e non solo dal tuo, ovviamente). che dimostra che non siamo come loro vogliono farci apparire. si illudono di poterci cambiare e sognano una deriva sociale che, speriamo, non ci sia. per questo è bello avere spazi in cui raccontare l’ altra Italia e gli altri italiani, imperfetti sicuramente, un po’ confusi e molto disillusi. l’arroganza purtroppo non ha bandiera e ne colore politico.
Scusa, ma non capisco. Questa altra Italia, imperfetta, un po’ confusa e molto delusa deve per forza scegliere un partito che per festeggiare la sua “festa patria” devasta un ristorante pestando i camerieri albanesi, lavoratori in regola, e che per far passare le sue posizioni rispetto all’immigrazione mette online un giochino stupido che dimostra il suo razzismo e la sua xenofobia? Non era meglio forse non scegliere e fare una scelta più responsabile costituendo, come già tanti ce ne sono, un movimento in cui dare voce alle proprie incertezze, imperfezioni e confusioni? Scegliendo non c’è distinzione che tenga, siamo comunque fautori e portatori delle infamie di coloro che ci rappresentano. Possiamo fare anche il gioco delle tre scimmiette (non vedo, non sento, non parlo) per distinguerci ma non servirà perché anche con il nostro non sentire, non vedere e non parlare sosteniamo quelli che operano per una società dove le diversità non sono un valore ma un problema, dove la solidarietà esiste solo fra colore che hanno in mano il potere, dove la dignità e per coloro che se la possono comprare. Davvero un bel paese stiamo lasciando alle prossime generazioni!!
Approfitto di questo spazio,da cui è partita la notizia in questione, per scusarmi pubblicamente per il gesto che ho commesso;in particolare voglio scusarmi con coloro i quali hanno subito dei disagi a causa del mio parcheggio. Quello che non capisco è il tono ‘da gogna’con cui sono stata trattata nei commenti presenti (la maggior parte dei quali firmati con pseudonimi e senza cognome)nel Vostro sito:la mia è stata una leggerezza,uno sbaglio,ma siamo umani e può capitare a tutti di sbagliare. Non centra assolutamente niente la provenienza politica,l’arroganza o certe tendenze menzionate,è stato un errore mio personale e di cui mi assumo la piena responabilità.A volte è facile ingigantire gli errori commessi in casa d’altri e non voler vedere i propri;pensateci.Come amministratore e come donna che crede in determinati valori (anche se tanti pensano che,visto il partito a cui appartengo,dovrei stare sempre dietro la lavagna) continuerò a comportarmi con il massimo rispetto verso tutti come ho sempre fatto,e nel momento in cui ciò non dovesse verificarsi,Vi prego di segnalarlo,ma con toni meno catastrofici.
Cordialmente,
AB
è successo a più di qualcuno di parcheggiare l’auto in un posto riservato, non sarò sicuramente io a acagliare la prima pietra, anche se non mi dispiacerebbe… dico solo che un assessore non se lo può permettere PUNTO E BASTA!!
mandulis
ps: chissà se posso scrivere al giornale anch’io per giustificare qualche mia “marachella” o qualche mio comportamento non corretto… mmmh mi sa di no, mi sa che l’operaio deve chinare (giustamente) la testa, subire il cazziatone e pagare…
ri-mandulis