Il David di Tolmezzo riaprirà il 3 marzo. Sarà dotato di poltrone in pelle, proietterà film in 3D ed avrà una programmazione da “bollino verde”
Monsignor Angelo Zanello, Parroco di Tolmezzo, ha annunciato oggi la riapertura del Cinema Teatro David, nel corso di una conferenza stampa svoltasi in canonica (il cinema è di proprietà della parrocchia). Il 3 marzo è la data prevista per l’inaugurazione alla quale seguirà, sabato 6 marzo, la proiezione di un film in prima visione al pari delle altri sale italiane, che dovrebbe essere Alice nel paese delle meraviglie di Tim Burton, con Johnny Depp.
Ad occuparsi della gestione della sala sarà la società MODO srl di Tolmezzo, frutto dell’unione di alcune persone del capoluogo carnico (tra le quali Vittorino Dorotea) e la BM srl di Bologna di Alessandro Morandi Berselli, che distribuisce per l’Emilia Romagna le pellicole per Medusa, Filmaura, Universal e Paramount. Il nuovo gestore sta lavorando al rinnovo completo dei locali che “saranno cambiati dalla a alla z”, come ha detto lui stesso. In sintesi: i posti passeranno da 330 a 250 per permettere l’installazione di poltrone più confortevoli (saranno in pelle) “aumenteremo la distanza tra le file dagli attuali 90 centimetri a circa 115, questo perchè uno spettatore deve poter passare senza che gli altri siano obbligati ad alzarsi”, ha detto lo stesso Berselli. Le file saranno inoltre sfalsate, per scongiurare il rischio che la testa dello spettatore davanti possa compromettere la visuale. Dal punto di vista tecnico la sala sarà dotata di uno schermo argentato per supportare la proiezione in 3D (attraverso un proiettore polarizzante Cinemeccanica) di produzione coreana. Per godere di questa tecnologia gli spettatori saranno dotati di appositi occhialini usa e getta. In totale si parla di oltre 400 mila euro d’investimento per il rinnovo del cinema.
Per ciò che concerne la programmazione grande attenzione sarà data ai film e ai cartoni animati per le famiglie. E l’ipotesi della proiezione di Alice nel paese delle meraviglie come “prima” ne è un esempio (si ipotizza poi la proiezione di Dragon Trainer, nuovo film d’animazione della DreamWorks). Gli spettacoli giornalieri dovrebbero essere quattro il sabato e la domenica, due nei giorni feriali. “Ci auguriamo di riuscire a coinvolgere anche gli operatori della ristorazione e dei bar locali, per fare in modo che la riapertura del cinema funga anche da piccolo volano per l’economia di tolmezzo”, hanno fatto sapere dalla MODO. Accanto alla programmazione consueta, è in cantiere lo studio di una rassegna permanente di “cineforum”, o meglio di film “di qualità”, come preferisce definirla Berselli, “per trasferire la rassegna dall’auditorium al cinema David”.
Lo scopo, secondo la MODO srl è quello di offrire una sala di alto livello e confort (con bar interno fornitissimo) e qualità delle immagini e del suono di primissima qualità, assieme a una locandina che consentirà di avere i film proiettati in contemporanea con i maggiori cinema italiani ed evitare così che lo spettatore abbia motivo di scendere nelle multisale di Udine.
Si viene così a colmare un vuoto che si era aperto il 25 gennaio 2009, quando il David venne chiuso al pubblico “per consentire il rinnovamento complessivo della gestione e, nella misura in cui si fosse manifestato opportuno, dei locali”, ha spiegato Monsignor Zanello, che nel corso della conferenza stampa ha adoperato parole di gratitudine nei confronti del precedente direttore Giuliano Macuglia.
A far propendere per la nuova gestione, c’è stato il fatto che Berselli gestisca una ventina di sale in Emilia Romagna e, in particolare, alcune di proprietà delle parrocchie dell’Arcidiocesi di Bologna. “La MODO srl curerà che l’attività del cinema di Tolmezzo”, prosegue la nota del parroco di Tolmezzo – “sia coordinata con l’A.A.E.C. (Associazione cattolica Esercenti Cinema), assicurando che nella programmazione locale siano rispettate le finalità culturali e le esigenze morali dell’istituzione ecclesiastica concedente”.
Proprio la valenza sociale e di polo culturale del David è il fatto che sta più a cuore a Monsignor Zanello che, nel ripercorrere la storia del cinema (inaugurato il 9 maggio 1958) attraverso le parole pronunciate allora da Monsignor Tonutti: “In questa Casa la gioventù dovrà crescere sana e forte nello spirito, come il giovane David che vinse il gigante non con la spada, ma nel nome del Signore” ha spiegato che la riapertura del David fa in qualche modo parte della “scommessa dell’attività culturale della parrocchia”, affinché “possano ancora vincere i valori su cui si edificano una società sana e una gioventù intraprendente, ben formata, capace di discernere il bene, il vero e il bello, secondi la logica cristiana”.
BENEEEE!
Bellissimo, anzi meraviglioso, a costo di andare ogni sera io al cinema se non ci andrà tutto il paese!
Era ora, e non una riapertura tanto per fare sembra, ma con gente che ne capisce….SON FELICE!!!!!
E bravo Brollo che ha già scritto il tutto
Ma è proprio necessario utilizzare prodotti di origine animale per rendere maggiormente confortevole il diletto umano?Non vi era un’altra alternativa?Voglio solamente ricordare che le pelli utilizzate per le poltrone,derivano da esseri senzienti che sono stati maltrattati e trucidati!!!Vergogna…proprio un bell’esempio!!!
signora,stia tranquilla le poltrone sono in eco pelle e gli animali non saranno utilizzati ci mancherebbe
Beh, che dire?
Personalmente mi rattristava pensare a Tolmezzo senza una sala cinematografica.
Tanto quanto vederla frequentata solo in occasione dei cinepanettoni…..
Speriamo di vederci numerosi alle proiezioni prossime venture.
BUONI FILMS A TUTTI !!!
Finalmente anche la Carnia riavrà il suo cinema! il “prodotto” pare allettante, ma tutto dipenderà anche dalla censura che verrà attuata sui film che finiranno in programmazione!
inoltre spero vivamente che le poltrone in pelle siano in ecopelle e non in pelle vera. Sarebbe veramente ipocrita da parte di esponenti della Chiesa (che dovrebbero amare e rispettare tutte le creature) parlare di morale e valori da applicare alla programmazione, e poi presentare un cinema con dei sedili fatti con la pelle di animali innocenti.
Non voglio far la parte della persona che non perde occasione per criticare, intendiamoci sono molto compiaciuta ed orgogliosa del nuovo cinema, la presentazione è di tutto rispetto; tuttavia mi trovo d’accordo con Rita ! Il solo pensiero di andare al cinema a svagarmi ed accomodarmi su delle poltrone rivestite con cadaveri mi indigna! Per questo vi chiedo: fateci tutti contenti, optate per delle poltrone in velluto…che detto fra noi, dura di più, costa molto meno e non ammazza nessuno!!!
Finalmente si riapre. Mons. Zanello è stato diplomatico, da quello che si evince dall’articolo, nei confronti dei gestori precedenti e dei terzi che in qualche modo hanno fatto ritardare l’apertura, ma forse è stato meglio. Sono d’accordo con coloro che chiedono un po’ di attenzione per gli arredamenti, in ere così tecnologiche si posso trovare materiali molto più confortevoli e durevoli della pelle. Una sola domanda. Non si poteva pensare ad una multi sala (vedi Visionario)? Mi piacerebbe avere qualche risposta dagli addetti.
Per una volta, dico una volta, potremmo tutti i cittadini della Carnia e di Tolmezzo, all’unisono, dire un sincero GRAZIE a don Angelo Zanello per come ha gestito la “crisi cinema”?
Marco, hai ragione dovremmo cominciare a proiettare film come ““Bella” del regista messicano Alejandro Monteverde,
“Popieluszko. La libertà è in noi”, Katyn (2007) un film di Andrzej Wajda, così finalmente capiamo anche cosa ha combinato il regime comunista (in verità Bella non centra con il comunismo ma è un gran film lo stesso!).
P.S. scusate l’ignoranza, ma esistono “pelli sintetiche”? e se esistono, non è che per caso le sedie del cinema sono fatte con queste? Avete la certezza che le poltrone siano “rivestite da cadaveri”?
Potremo anche ri-proiettare Qualcuno volò sul nido del cuculo (One Flew Over the Cuckoo’s Nest), un film di Miloš Forman, così finalmente capiremo come l’America trattava coloro che che non rientravano nei canoni della sua società consumistica e capitalistica….:( tanto per parafrasare torquemada (religioso spagnolo, primo Grande inquisitore dell’Inquisizione spagnola, priore del convento domenicano della Santa Cruz di Segovia e confessore dei Re Cattolici (Isabella di Castiglia e Ferdinando II d’Aragona. Nei quindici anni della sua gestione del tribunale i processi furono 100.000 (una ventina al giorno) mentre le condanne a morte furono 2.000. Ancora oggi il suo nome è associato indissolubilmente alla spietatezza delle torture che seppe infliggere agli ebrei sospettati di falsa conversione, alle donne accusate di stregoneria ed agli eretici.):D
Per l’inaugurazione propongo un film d’amore che va oltre le ideologie. Così tagliamo la testa al toro a queste eterne e noiose contrapposizioni tra neri e rossi.
Il titolo è: Suddenly last winter (Improvvisamente l’inverno scorso). Film italiano indipendente pluripremiato.
Così finalmente capiamo anche come l’Italia non sia mai uscita dal suo provincialismo reazionario.
Qualcuno qui sopra ha fatto un bel copia-incolla da Wikipedia…almeno la si citi espressamente
Sig. Nonino, ha ragione, sarebbe interessante riproiettare film come quello che ha citato! Con la differenza che tale film non fu censurato al contrario di quelli che le ho segnalato.
Indubbiamente un giudizio su ciò che succedeva a chi non rientrava nei canoni della sua società consumistica e capitalistica può e deve esser dato. Le consiglio un simpatico libro di un autore russo Alexandre Kojeve dal tittolo COMUNISMO E CAPITALISMO (1957) che ha per sottotitolo il provocatorio
beh direi che a censura la gara è ardua. tutti, e soprattutto la chiesa, hanno i loro scheletri nell’armadio.
scusate ma non ho completato per un errore…
… “Marx è dio, Ford il suo profeta”.
L’acronimo torquemada è coscientemente “provocatorio” ed il fatto che sia qui a discutere con chi non la pensa come il sottoscritto dimostra che non si vuole inquisire nessuno.
P.S. anche a me il capitalismo esasperato e non rispettoso della dignità umana non piace.
Siamo molto più vicini di quanto lei non possa credere!
Torquemada il suo, “mi consenta”, non è un acronimo ma uno pseudonimo…. le parole sono importanti, “Chi parla male, pensa male e vive male. Bisogna trovare le parole giuste: le parole sono importanti!” (Palombella rossa, ricorda?)….
Per Lorenzo: non commento io sono per la libera circolazione dei pensieri e delle idee senza citazione alcuna, sai se no quante volte avrei dovuto chiedere di essere citato.
Non serve parlare di censura dei paesi comunisti, se non erro nel 1980 in Italia è stato censurato “il Pap’occhio” film di Renzo Arbore e qui ….. lascio scrivere a voi chi governava.
dimenticavo è stato ridistribuito nel 1998.
Sarà ecopelle. Sono contento che riapra il cinema.
rivolgere un grazie a zanello mi viene davvero difficile pur essendo davvero felice per la riapertura della sala.
e mi chiedo a chi possa interessare un film che narra il mutamento dal regime sovietico (che tutti chiamavano comunista e in realtà altro non era che capitalismo di stato) ad un altro regime di capitalismo selvaggio. signor torquemada non mi dica che nell’ex unione sovietica ora il popolo stia bene (sempre se non includiamo nel popolo i vari putin abramovich e la conventicola della gazprom). signor torquemada, proponga qualche pellicola rivoluzionaria. il cinema è ben fatto quando offre, a chi ne fruisce, dei viaggi a stati di libertà (mentale, spirituale o materiale che sia..) e non quando documenta false libertà, come il capitalismo che ci avvolge e ci coinvolge fa quotidianamente. quello si chiama telegiornale.
Sig. Bendoc ha ragione e mi scuso.
Sig. Gigi per lo stesso motivo a chi interessa quanto lei propone? E’ possibile mai che ogni qualvolta, serenamente, si provi a parlare e a rendere pubblico la “catastrofe” (morale, ideale, economica, educativa, etc) comunista si alza il fuoco di sbarramento dei nostalgici?
Chi tra me e voi è censore? Dovreste tutti firmarvi torquemada esattamente per le ragioni che alcuni di voi hanno fatto notare.
Anzi, sapete cosa vi dico? cambio pseudonimo, almeno oltre a Stalin, Tito, Ceausescu, Putin Castro, Mao dse Dung (si scrive così?), Franco, Gheddafi ne avete uno in più con cui firmarvi da censori e inquisitori.
P.S.
Se uno non è capace di dire “grazie” si qualifica da solo! Almeno la decenza di scrivere i cognomi in maiuscolo!
Cordialmente
non mi sento un nostalgico. semplicemente la storia è un po’ più complessa di quanto si pensi. e non mi pare che nessuno abbia alzato un muro. tant’è che tutti hanno espresso le proprie ragioni molto più serenamente di lei che invece ha voluto provocare sapendo di farlo. la provocazione è, spesso, un’arma a doppio taglio, e bisogna esserne all’altezza. tutto qui.
Mi preoccupano un po’ certe “autolimitazioni” annunciate in queste due frasi:
– “programmazione da “bollino verde””
– ” assicurando che nella programmazione locale siano rispettate le finalità culturali e le esigenze morali dell’istituzione ecclesiastica concedente”
Non penso ad una censura esplicita ma tagliare fuori aprioristicamente i film V.M XX e in maniera più sottile chissà quali altri non lascia ben sperare in una programmazione che si allontani un po’ dai cinepanettoni, anche se ricevono cospicui finanziamenti come film “di interesse culturale” 😦
Ad es. “Qualcuno volò sul nido del cuculo” è V.M. 14 e “Bella” risulta PG-13 (non ho trovato la classifica Italiana)
eh no caro torquemada, facile tirare il sasso e nascondere la mano.
Il fuoco di sbarramento lo hai iniziato tu scrivendo: “…capiamo anche cosa ha combinato il regime comunista” in riposta a marco che auspicava solamente e – aggiungo – giustamente – che nelle nuove proiezioni non ci fossero censure, senza aggiungre altro.
Per quanto riguarda il nick, tieni pure quello che hai “torquemada”: nomen omen!
Scusatemi, visto che ci tenete tanto al nickname o come diavolo si chiama, Torquemada vi faccio notare alcune cosette:
1) “… tutto dipenderà anche dalla censura che verrà attuata sui film che finiranno in programmazione!” (M. Craighero)
2)”… finalmente capiremo come l’America trattava coloro che che non rientravano nei canoni della sua società consumistica e capitalistica (S. Nonino)
3) “… tutti, e soprattutto la chiesa, hanno i loro scheletri nell’armadio.”
L'”auspiscio ” di Craighero era una affermazione netta, che dà per scontato che le future scelte della nuova direzione saranno basate anche sulla censura. Se le scelte le fa UNIPOL o MEDIASET si chiamano strategie aziendali, se li fa AVVENIRE o qualcuno che ha a che fare con la Chiesa si tratta di censura.
Ma vi rendete conto della contraddizione in cui cadete? e voi sareste quelli aperti al dialogo, pronti a stracciarvi le vesti se un torquemada qualsiasi vi richiama alla verità storia? Ma vi interessa la verità? O come spesso succede preferite adattare nostalgicamente la realtà all’idea che di essa avete!?
Magari proiettassero katyn o il film su padre Popielusko, visto che negli scorsi anni il film citato da Nonino è stato proiettato in un cineforum organizzato dalla parrocchia di Tolmezzo.
io la verità te la lascio volentieri. convinto tu
quoto Claudio
Credo di aver assistito a questa discussione sulla riapertura di un cinema, con l’interesse con la quale Paolo Villaggio ” Fantozzi ” seguiva la ” Corazzata Potempkin ” di Sergej Eizenstejn
le pellicole che ho proposto io sono semplicemente quelle d’autore, quelle che narrano storie, persone, emozioni, pensieri, l’universo umano. Mi immaginavo non cogliesse. L’accenno agli anni bui e rossi era solo x rispondere a lei, che aveva lanciato il sasso. Poi, a proposito del ‘grazie’, credo di aver diritto di tacerlo. E sul cognome, se lo scrivessi lo farei senza dubbio in maiuscolo, ma credo che il nome basti. vista la sua suscettibilità sul mio nn ringraziamento e considerando il nick, con un pizzico di malizia mi verrebbe da pensare che lei indossi la tonaca mentre scrive al pc… :)saluti
p.s.
Credo cmq che fantozzi se la passasse anche meglio di così.
Peggio di così…
Mandi a tutti
E CHE PALLE!!!!
Parliamo del cinema o andiamo avanti con questi botta e risposta per vedere chi ha studiato di più la lezione sul comunismo?!?!?!
Io sono contento che riapra il cinema, speriamo che la gestione sia buona, anche se la proprietà continua a spaventarmi…
Concordo.
E spero davvero che la bellezza salvi il mondo.
Il David di Tolmezzo riaprirà il 3 marzo. Sarà dotato di poltrone in pelle, proietterà film in 3D ed avrà una programmazione da “bollino verde”….. era ora!
Il capoluogo della “Carnia” non poteva privarsi di una simile risorsa socio-economica-culturale…..semplice e pura retorica, direte!
Va bene, ma meglio che niente, no?
Anche se…. è difficile immaginare che una sola sala e una modesta programmazione settimanale possano competere con quanto mette a disposizione un “multisala” peraltro non molto distante da quì…… vedremo.
Mi lascia perplesso la “programmazione da bollino verde”…. suvvia … con tutto quello che si vede e succede oggi mi sembra eccessivo (censura)…….. pensiamo un pò anche ai più grandi…..
Mandi
Caro torquemada se Mediaset (o la Rai o qualche altra azienda) applica la censura ti assicuro che non ho problemi a definirla tale e non parlerò sicuramente di strategia d’azienda.
Inoltre volevo dirti che è stato triste da parte due alimentare la solita banale, noiosa e sterile polemica sul regime comunista; una provocazione per deviare da quello su cui realmente si stava dibattendo. (che poi, chi lo difende ‘sto regime? vuoi leggere lo statuto del mio partito? perchè qua sembra che noi siamo i difensori del grande Stalin!)
In ogni caso il mio non era un attacco ingiustificato ma semplicemente una constatazione basata sulle parole di mons. Zanello. E non puoi dirmi che la sua sia una strategia aziendale! Perchè voglio vedere se rende di più un cinema “per sole famiglie” o un cinema che abbia una programmazione rivolta anche a giovani e adulti! (i giovani sopratutto sono la fascia che penso possa far fruttare di più un cinema).
Ma scusate questo bollino verde cosa significa? non mi direte che torniamo di nuovo alle origini in cui film vietati ai minori di 14 anni o con qualche scena erotica o contro la chiesa non verranno proiettati?? allora siamo messi davvero male…. e alla fine il cinema non durerà tanto a lungo solo con i cinepanettoni (che personalmente disprezzo piu di ogni cosa) Spero non sia veramente cosi!!!
A prescindere da tutto a me va da dio che ci sia nuovamente il cinema a tolmezzo, vuoi mettere, multisala
o no andare fino a Udine o Tavagnacco???
Suggerirei anche un Mc Donald a Tolmezzo, ahhha!!!!
Io auspico pure che arrivi al David anche il nuovo film
con D. Washinghton … nn ricordo esattamente il nome ma
nn è molto importante per ora …. certo che aprire con alice
nel paese delle meraviglie, va da diooooo!! Ahha…. battuta celestiale.
Alla vita.
…. e così finalmente, dopo un anno, potremo rivedere una normale programmazione cinematografica a Tolmezzo.
Però, visto il numero davvero cospicuo di scienziati che ha collaborato alla riapertura del cinema (come risulta dal depliant che è stato diffuso il giorno dell’inaugurazione) non era possibile trovarne uno che sapesse scrivere COMFORT come va scritto?
(e pure perseverano, perchè, oltre che sui depliant e nell’insegna ripetono l’errore anche sulla pubblicità del messaggero v).
Forse aspettano un decreto interpretativo del vocabolario che sistemi le cose.
Si scrive comfort o anche (ma più raramente) confort, nessuno dei due è da considerarsi errore. Comfort è l’adattamento inglese del francese “confort”.