Passa a maggioranza quasi assoluta (ma con molti battibecchi e un unico astenuto: De Prato, PDL) la proposta di studiare come abbassare le tariffe comunali per le famiglie
Primo ampio successo per l’UDC in Consiglio Comunale, non senza moti di evidente imbarazzo tra i colleghi di maggioranza; tanto che il capogruppo PDL Renzo De Prato, pur di non darla vinta ai democratici cristiani, si è astenuto (unico tra tutti i consiglieri) dalla votazione a favore dell’ordine del giorno sullo studio per introdurre il “quoziente familiare” nelle tariffe comunali.
Il partito guidato dal capogruppo Mauro Biscosi aveva proposto una mozione sul tema della famiglia. Mozione che in sintesi voleva impegnare il Consiglio a studiare la possibilità di diminuire le tariffe comunali, con sgravi in proporzione al numero di figli, ai non autosufficienti a carico eccetera. Riguardo alle tariffe per “Asilo nido, Casa di riposo, e altre, a una famiglia potrebbe fare comodo risparmiare” ha spiegato Biscosi. La votazione, che ha segnato un capitolo inedito negli equilibri in seno al governo cittadino, è stata per nulla indolore, e bastava guardare l’espressione rabbuiata del capogruppo del PDL Renzo De Prato per averne una misura. Così si è assistito a interminabili minuti di sospensione informale del consiglio, per dare ai componenti della maggioranza lo spazio per trovare un accordo che consentisse di votare a favore della proposta dello scomodo alleato, senza darla vinta completamente ad esso. Ciò è avvenuto attraverso il passaggio da “mozione” a “ordine del giorno” del punto in questione. Questione formale in apparenza, ma che è servita a togliere i colleghi di governo dall’imbarazzo. Ciò perché l’ordine del giorno non ha titolo, mentre la mozione recitava: “Istituzione di uno strumento giuridico-programmatico denominato “quoziente familiare Tolmezzo” per l’attuazione a Tolmezzo di una politica tariffaria e fiscale equa e a misura delle famiglie”.
Il timore, espresso in maniera evidente dal vicesindaco Cristiana Gallizia, era infatti per quella parola: “Istituzione”, che secondo il secondo cittadino, anche assessore ai servizi sociali e all’assistenza, avrebbe rischiato di impegnare troppo il comune. “Propongo che venga fatta una modifica al titolo – ha detto la vicesindaco – mettendo ‘raccomandazione’ al posto di ‘istituzione’, perché è giusto sognare, ma occorre muovere il passo commisurato alla gamba”. Ciò perché: “Se la coperta ha una dimensione, altri finirebbero per pagare tanto di più”. In precedenza Gallizia aveva spiegato che: “Ci sono altre realtà che battono cassa. Ad esempio la Uil pensionati ci ha chiesto di togliere l’addizionale comunale a pensionati con reddito inferiore ai 12 mila euro. In giunta l’abbiamo bocciata. Ognuno per la sua categoria chiede detassazioni”. In sintesi, secondo l’esponente eletto tra le fila degli Indipendenti per Zearo, uno studio sul quoziente familiare costerebbe tanto e impegnerebbe troppo gli uffici comunali. Inoltre, a difesa della politica a sostegno della famiglia, Gallizia ha citato alcuni esempi: “L’asilo nido dal 2007 è in linea con l’ISEE (Indicatore della situazione economica equivalente”, ovvero l’indicatore che tiene conto di patrimonio, reddito e caratteristiche di un nucleo familiare, ndr); nella mensa scolastica il comune partecipa per il 33 per cento; nel trasporto scolastico l’utenza paga solo il 20 per cento, il secondo figlio ha uno sconto del 50 per cento e il terzo viaggia gratis. Inoltre su proposta dell’assessore Cuder c’è il bonus bebè aggiunto di 100 euro”. I suoi timori sulla fattibilità economica sono stati più o meno compresi da tutti, ma trasversalmente si è colta la volontà di pronunciarsi politicamente a favore del sostegno delle situazioni di difficoltà economiche, anche a scapito di chi dovrà invece pagare di più. “Un comune deve decidere delle priorità e in un momento come questo, chi ha la possibilità, che dia”, ha detto Stefano Nonino (la Sinistra). Sulla stessa linea Mauro Saro (Nuova Tolmezzo): “Visto che stasera siete tanto cristiani (in riferimento alla mozione in difesa del crocifisso approvata in precedenza), il principio base è la sussidiarietà e non mi preoccuperei tanto che qualcuno paghi di più per ciò che altri non riescono a pagare. Un tentativo va fatto”, suggerendo che per lo studio di fattibilità si potrebbe integrare il personale magari ricorrendo ai fondi per i lavori socialmente utili, “quattro conti sono tutti in grado di farli”. Per Alfonso Fasolino (Nuova Tolmezzo) “Il costo non sarebbe nella rielaborazione dell’Isee, ma nello strumento, nel software, e per il personale sarebbe un’operazione semplicissima”. Mario Cuder, assessore UDC aveva prima spiegato che il provvedimento sarebbe “una boccata d’ossigeno per le famiglie numerose, che io avevo personalissimamente chiesto con la mia famiglia numerosa monoreddito”. Cuder ha poi aggiunto che la situazione è complessa e dovrà richiedere l’inserimento di parametri che non riguardino solo i figli, ma anche disabili e anziani. Andrea Plazzotta (PD), premettendo come “aver scaricato il peso delle tariffe sui cittadini ci porta a questo”, si è detto favorevole a “fare una valutazione” di fattibilità. Così il cerino è rimasto in mano a PDL e Lega. Per i primi ha curiosamente parlato Francesco Martini (ex capogruppo): “Noi siamo d’accordo. Questo è il momento di dimostrarsi cristiani e far avanzare chi è rimasto dietro. Certo la coperta è quella e a qualcuno resteranno fuori i piedi, ma non sarà chi non ha le scarpe”. Per la Lega Nord Aurelia Bubisutti ha chiesto che venisse riscritto il titolo della mozione, per via della formula “Istituzione di uno strumento giuridico” che “fa un po’ paura”, per l’impegno che comporterebbe.
Immediata la replica di Biscosi: “Se uno è d’accordo sui contenuti la parola Istituzione non dà problemi”. In conclusione si è assistito a rapidi, fitti e nervosi conciliaboli, con pellegrinaggio di esponenti della maggioranza presso il capogruppo UDC per trovare una mediazione, sfociata nel ritiro del titolo attraverso il passaggio della mozione a ordine del giorno, approvato nel testo che ripropone il contenuto della mozione. Alla fine De Prato ci ha tenuto a chiedere che l’assessore Cuder si occupi del tema approvato “acca 24”. ovvero a tempo pieno, “L’assessore Cuder questa partita la deve seguire dalla A alla Z e non vorrei trovarmi che deve seguirla qualcun altro”, chiudendo con un polemico “sono contro le famiglie numerose”.
Francesco Brollo
I VIDEO DEL DIBATTITO
Quoziente familiare: il battibecco
Dove si assiste alla proposta di passare da mozione a ordine del giorno e dove Biscosi litiga con il vicesindaco Gallizia; dove De Prato chiede l’impegno di Cuder; dove Biscosi dice: tutto questo è ridicolo
Quoziente familiare: Biscosi espone la mozione
Dove si vede Biscosi illustrare la mozione sullo studio per l’introduzione del quoziente familiare
Oltre al numero di figli è utile guardare al guadagno della famiglia: chi propone il quoziente familiare ha quattro figli (credo) ma due stipendi da dirigente medico in famiglia sono un bel reddito….
per chi si chiede il quoziente familiare?
Molte sono le categorie svantaggiate, soprattutto ora con la famigerata crisi….
e poi: vuoi vedere che per famiglia si intende solo quella “cristiana” (marito-moglie-figli) e non si farà attenzione alle varie realtà familiari (compagno-compagna-figli) (separato/a-figli)….?
LA FAMIGLIA E’ LA CELLULA FONDAMENTALE DELLA NOSTRA SOCIETA’ E COME TALE, VISTO CHE E’ COSTITUZIONALMENTE TUTELATA, VA SOSTENUTA E SUPPORTATA ANCHE ECONOMICAMENTE.
LA PROSPOSTA DELL’U.D.C. DELLA CONCA TOLMEZZINA VA IN QUESTA DIREZIONE E ANTICIPA QUELLA DI PIU’ AMPIO RESPIRO CHE IL POPOLO DELLA LIBERTA’ VORREBBE REALIZZARE A LIVELLO CENTRALE (FORSE A FINE LEGISLATURA) DEL QUOZIENTE FAMILIARE PER LA DETASSAZIONE DEI REDDITI.
PERTANTO, AIUTARE ECONOMICAMENTE LE FAMIGLIE CHE CON AMORE E SACRIFICIO METTONO AL MONDO DEI FIGLI (RICORDO CHE L’ITALIA VANTA UN TRISTE PRIMATO DEL PIU’ BASSO TASSO DI NATALITA’ A LIVELLO EUROPEO) MI SEMBRA DEL TUTTO LEGITTIMO.
LASCIAMO PERDERE ASSURDE ACCUSE DI NATURA PERSONALE ED APRIAMO GLI OCCHI VERSO CHI, CON LUNGIMIRANZA, CREDE NEL RUOLO ATTIVO DELLA FAMIGLIA NEL CONTESTO SOCIALE RITENENDOLA UNA RISORSA PER IL NOSTRO TERRITORIO COSI’ PESANTEMENTE AFFLITTO DAL FENOMENO DELL’INVECCHIAMENTO DELLA POPOLAZIONE.
Bendoc (se avessi più trasparenza ti fermeresti col tuo vero nome) ha ragione, si dovrebbe riflettere sul SALARIO FAMIGLIARE. Ma questa riflessione teorica necessita di una ricaduta pratica normativa per aiutare concrtetamente le famiglie e il quoziente famigliare, con CORREZIONE dell’ISEE, va in questa direzione, tiene cioè conto delle tante situazioni in cui una famiglia può trovarsi.
Per il resto delle cose che hai scritto, caro Bendoc o come diavolo ti chiami, lasciamo perdere che è meglio.
P.S. Ieri ho incontrato i parmensi e mi hanno assicurato che non c’è ricaduta sulle altre famiglie come qualcuno ha paventato.
Ho già preso contatti per incontrare la respopnsabile della agenzia pe la famiglia del comune di Parma perchè noi dell’UDC abbiamo l’umiltà di chiedere a chi è già avanti con il progetto, quando del progetto abbiamo dubbi!
penso che Bendoc, oltre ad aver detto cose giustissime, abbia diritto a firmarsi con un nome di fantasia. se vogliamo proprio fermarci alla netiquette, mi dà molto più fastidio il maiuscolo di paolo falco, che significa alzare la voce.
bendoc sono pienamente d’accordo con te, anche se in tempi di fondamentalismo cattolico semplici affermazioni di principio laico come le tue passano per affermazioni talebane. incredibile.
Scusi Stocco, ha letto la mozione?
sì.infatti non parlavo di quello.ma del commento di bendoc
Che atteggiamento orribile (sia nei commenti che, soprattutto, in consiglio) ha il consigliere Biscosi!!!
e ai pensionati chi ci pensa?
MI RIFERISCO AD ALCUNI ACCENTI CRITICI RIVOLTI NEI CONFRONTI DEL CAPOGRUPPO UDC NEL CONSIGLIO DI TOLMEZZO A CUI VA TUTTA LA MIA STIMA E SOLIDARIETA’.
A MIO MODESTO AVVISO STATE UN PO’ ESAGERANDO.
SE VOGLIAMO RISOLVERE I PROBLEMI CONCRETI CHE ATTANAGLIANO IL NOSTRO TERRITORIO DOBBIAMO TUTTI, E DICO TUTTI, CONCENTRARCI NEL RI – METTERE AL CENTRO DELL’AGENDA DI GOVERNO COMUNALE IL CITTADINO (COME UTENTE DEI SERVIZI PUBBLICI) E LA FAMIGLIA EVITANDO DI UTILIZZARE I FONDI DI BILANCIO AD AD USO ESCLUSIVO DEL RESTYLING URBANISTICO DELLA CITTA’ (CHE PURE, L’HO AMMETTO, E’ IMPORTANTE), .
DETTO QUESTO MI PARE OPPORTUNO PRECISARE QUANTO SEGUE:
PUNTO N. 1: NON POSSIAMO RISOLVERE I PROBLEMI DI TUTTI E NON ABBIAMO LA BACCHETTA MAGICA.
CON SENSO DI RESPONSABILITA’ RITENIAMO OGGI (DATA LA CRISI CHE STA ATTRAVERSANDO L’ECONOMIA GLOBALE) CHE IL COMUNE, PER QUANTO DI SUA COMPETENZA, DEBBA AGEVOLARE IN PRIMIS LE FAMIGLIE CHE MOLTE VOLTE OLTRE ALL’ORDINARIO SI SOBBARCANO LA CURA E L’ASSISTENZA DI PERSONE ANZIANE;
PUNTO N. 2 : A BREVE SI CONOSCERANNO LE PROPOSTE DEL PARTITO CIRCA LE MISURE IMMEDIATE E SEMPLICI DA INTRAPRENDRE PER SOSTENERE SIA LE IMPRESE LOCALI CHE I PENSIONATI. VEDIAMO POI CHI CI STA’ IN C.C..
QUANTO A CHI DA GLI DA “FASTIDIO” IL MIO MODO DI SCRIVERE POSSO RASSICURARE CHE SONO UN TIPO MOLTO PACATO MA CON UN DIFETTO: CREDO IN CIO’ CHE DICO.
Posso scrivere in un blog la mia opinione? Posso fare una critica?
Penso di si, e la ripeto, non mi piace l’atteggiamento del consigliere Biscosi!!!
Gentile Roberto, se ha voglia di discutere civilmente, anche attraverso il blog, sono e siamo pronti tutti a farlo. Se ha voglia di provocare. lasci perdere!
Io ho in’idea ben precisa di famiglia, che potrebbe anche non piacere a qualcuno. Grazie a Dio siamo in un Paese libero dove anche chi ha opinioni opposte al potente di turno le può esprimere liberamente, purchè civilmente.
Se si guarda la realtà si fanno proposte concrete. Ad esse si può rispondere in maniera concreta o ideologica.
Ciò che è avvenuto in consiglio comunale e quanto si sta leggendo su questo blog testimonia che persone culturalemnte oneste si trovano in entrambi gli schieramenti, così come da entrambe le parti ci sono gli schierati pregiudizialmente e ideologicamente.
Scelga lei da che parte stare.
cvd
In questo Blog gli esponenti dell’UDC ci hanno già dimostrato, in precedenti discussioni, la loro tracotanza e prepotenza: o con noi o contro di noi… e poi si dicono umili.
Nessuno ha offeso o tacciato le vostre posizioni, abbiamo semplicemente dissentito da un modo di fare che non piace più alla gente comune, e i video dimostrano quanto si è già scritto sulle parole.
@ Falco: alla tua prima risposta non ho saputo trattenere una lacrima e un “amen” nonché “sia lodato Gesù Cristo”….
al secondo forse non hai ben chiare le regole dei blog (in genere): scrivere in stampatello significa urlare… e i pensieri che necessitano di essere espressi con le urla forse non sono poi tanto forti da poter essere ascoltati anche con un sussurro.
@ Mauro B.: hai scritto “noi dell’UDC abbiamo l’umiltà di chiedere a chi è già avanti con il progetto, quando del progetto abbiamo dubbi”… quali dubbi avete? e se avete dubbi perché l’avete proposto? forse serve solo per propaganda, senza una reale applicabilità del progetto? aria fritta?
Comunque sia Io, che Claudio e Roberto siamo stati tacciati da voi, o meglio zittiti…. ma se non vi fanno piacere le nostre opinioni perché non cambiate blog….. credo che CL, Opus Dei e compagni vari abbiano piacere e condividano sia le vostre opinioni che i vostri toni.
Caro Bendoc, non ho dubbi sull’efficacia della proposta per tutte le famiglie di Tolmezzo! Certamente mi sono espresso male. Chiarisco: se esistono realtà che hanno attivato degli strumenti che riteniamo validi logica vuole che si vada a conoscerli e a confrontarsi. Bisogna però vedere se tutto ciò che i parmensi hanno introdotto come criterio di valutazione a Parma può essere trasferito automaticamente a Tolmezzo, in quanto potrebbe essere che qui dobbiamo introdurre altre valutazioni.
Io non so che mestiere lei faccia o di che area politica è, tuttavia l’impressione che dà è di volerla mettere necessariamente sul piano ideologico, cosa che a me francamente interessa poco in quanto dèvia l’attenzione dai problemi reali introducendo un fattore di contrapposizione che onestamente (converrà) non serve a nessuno.
Visto che, comunque, di me e della mia famiglia sa molte cose se vuole continuare la chiacchierata può venirmi a cercare: sarei sinceramente contento di conoscerla.
Bendoc, nessuno sarà mai invitato a lasciare questo blog a meno che non diffami. Anzi, proprio l’eterogeneità dei versanti dai quali provengono i commenti è una ricchezza e un bene da tutelare per tutti gli utenti del blog stesso. Così come lo scontro polemico, anche se duro. Nella generale chiusura a riccio della casta, ritengo anzi positivo che qui gli amministratori pubblici intervengano. E continuino a farlo.
Francesco Brollo
Non chiedo che nessuno lasci il blog nè che si conformi alle idee altrui… credo però nella educazione e nella convivenza di idee diverse: l’atteggiamento di alcuni frequentatori del blog lascia piuttosto basiti coloro che umilmente esprimono un’opinione diversa.
Mi scuso se ho dato l’impressione di invitare qualcuno a lasciare il blog, ma se vogliono il conformismo credo che in questo blog non lo troveranno.
Caro Francesco Brollo, mi spieghi cosa trovi di tanto(ironicamente) curioso nel mio intervento?
Nessuna ironia. Curiosità sì, perché trovo curioso che la posizione del PDL l’abbia espressa un consigliere che non è più capogruppo e lo abbia fatto parlando con la prima persona plurale, quando poi il vero capogruppo (De Prato) ha adottato una posizione differente al momento del voto.
Francesco Brollo
Mi sembra di percepire che l’opposizione si sia mossa per una scelta tattica, per mettere in difficoltà la maggioranza. Invece se si va a rileggere i nostri programmi, si evince che la conformazione delle tariffe deve essere cambiata e commisurata ai bisogni, differenti, dei cittadini. Hanno ragione coloro che dicono che i pensionati hanno diritto ad avere un calcolo favorevole, così come altre categorie oggi in sofferenza economica. L’Amministrazione comunale ha adoperato un riferimento puramente matematico ed i coefficienti stabiliti dalla legge che però prevede di poter variare le tariffe considerando la tipologia dei richiedenti, la loro ubicazione( frazionisti?), ecc, perchè le esigenze, pur legittime, hanno delle priorità e da qualche parte bisogna cominciare, però è necessario che una Amministrazione, vicina alla gente, prosegua nella politica di facilitare, anche con interventi minimi, la vita dei cittadini. Quindi, all’interno di scelte strategiche, la minoranza ha scelto di appoggiare l’UDC in questa richiesta. Vi assicuro che non era la scelta che la maggioranza preferiva, ma visto il nostro si, si sono adeguati. Speriamo che continuino su questa strada e non rispondano, come già fatto, che se erano richieste del nostro programma, loro non si sentono obbligati a portarle a compimento. Non c’entrano le buone idee, ma da che parte politica vengono.
UFFA BENDOC MA STOPPATI NEL DIRE SCIOCCHEZZE. MA HAI QUALCOSA DI SERIO DA DIRE O FAI SOLO STERILE POLEMICA??
art. 21 .rileggere, caro paolo falco. e se possibile schiacciare quel pulsantino alla sinistra della tastiera che mette il tutto in miniscolo. grazie